Polemiche anche su un quiz televisivo dell’Eredità, condotta con garbo e misura da Marco Liorni su Rai1: la domanda era sull’anno della manifestazione “L’Oro alla Patria” organizzata dal fascismo (1935). Ma quella è storia nazionale: cerchiamo di non cadere nel ridicolo…

Ma veramente siete soddisfatti di un governo che porta avanti così il progetto di quello che dovrebbe essere il ponte più lungo al mondo?
Davvero credere ancora a #salvini e #Meloni quando vi dicono che il #pontesullostretto si farà?

Umberto Galimberti è davvero una grande e bella persona!

'Serve una mobilitazione generale, bisogna andare oltre i confini delle singole realtà editoriali', e anche oltre la sola categoria dei giornalisti: l'attacco è ai diritti e alle libertà.

editorialedomani.it/politica/itali…

Se è sbagliato candidare i leader di partito come capilista alle europee, per attrarre e ingannare gli elettori, è ancora più sbagliato mettere il loro nome nel simbolo. Questo, ai suoi tempi, lo faceva Berlusconi. I partiti non sono organismi personali, ma comunità di persone.

Non capisco francamente tutte queste polemiche nei confronti di Conte per aver inserito #pace nel simbolo elettorale M5S. Con tanti leader che hanno messo il proprio none, e non andranno mai a Strasburgo, si critica l’uso di una nobile parola che è tutto un programma. Perché no?

Se andrò a votare alle prossime elezioni europee, e non è detto, non voterò per nessun leader capolista che tanto non metterà mai piede nel Parlamento di Strasburgo: è una truffa, un inganno, una presa in giro!

Attraverso la Rai, la destra rinnega un valore fondamentale della Costituzione (antifascismo) e contesta una legge dello Stato (aborto). È cominciata la TELEVERSIONE!

La vicedirettrice del Tg1, Incoronata Boccia: “L’aborto è un delitto, non un diritto”. Qualcuno la informi che è regolato da una legge dello Stato. Come donna e cittadina, può pensare e dire quello che vuole. Ma come dirigente del servizio pubblico non può essere una fuorilegge.

Chi definisce un “attacco politico”(Marattin) a Giorgia Meloni il monologo di Scurati sul 25 Aprile rinnega un valore fondante della nostra Costituzione e della nostra Repubblica com’è l’antifascismo.

“Antifascista a gettone” (Libero). “Trappolone antifascista” (La Verità). Così i giornali di destra presentano in prima pagina il “caso Scurati”. Evidentemente, per loro e per chi ha censurato il monologo dello scrittore sul 25 Aprile in Rai, la lingua batte dove il dente duole!

L’Ad della Rai, Roberto Sergio, sulla censura al monologo di Scurati sul 25 Aprile: “Nessuno mi ha informato. Vogliono distruggere la Rai”.
Chi vuole distruggere la Rai? Ora l’Ad deve fare nomi e cognomi. Altrimenti, venga convocato in audizione dalla Commissione di Vigilanza!

“Durante la pandemia mi ha dato fastidio la mortificazione degli anziani, persone che a settant’anni sono ancora in buona salute, vecchie solo all’anagrafe. Mi ha dato fastidio il cinismo verso l’anziano, scarto della società. Enea, lasciando Troia, ha portato sulle spalle il

Ma mi domando e dico: può una PdC, giornalista professionista, iscritta all’OdG, continuare a fare conferenze-stampa senza la stampa? E l’Ordine nazionale non ha niente da dire? Non può almeno richiamarla al rispetto delle regole deontologiche e dei suoi colleghi?

Ecco il testo di #AntonioScurati censurato dalla #RAI
Lo posterò ogni giorno fino al #25Aprile
Invito chi mi segue a fare altrettanto
#CiPensiamoNoi

La domanda non è perché Meloni ha deciso di pubblicare sui social il testo di Scurati sul 25 Aprile, ma perché NON è stato trasmesso dalla Rai? Rifiuto o censura? Non è lei che dà il cattivo esempio, continuando a fare conferenze-stampa senza la stampa? E non è iscritta all’OdG?

L’aspetto più grave nella trasmissione di Vespa sull’aborto non è l’esclusione (voluta) delle donne, ma la mancanza (altrettanto voluta) di un vero contraddittorio per coprire le scelte della destra.

Fratelli d’Italia cala al 28%, il Pd sale al 20,2 e il M5S arretra al 16,4. Forza Italia (8%) insegue la Lega (8,5). Avs sopra la soglia del 4%.(sondaggio Demos per “Repubblica”).

“Finché la parola #antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del #fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana.” #AntonioScurati

Ecco la chiusa del monologo di #Scurati per il #25aprile censurato dalla #Rai

lastampa.it/politica/2024/…